Stamperia Pascucci: dal 1826 tele stampate a mano
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Stamperia Pascucci: dal 1826 tele stampate a mano

Un viaggio a ritroso nel tempo. Quando si varca la soglia di questa bottega, si entra in una dimensione che riporta alla mente un passato nobile ancora d’attualità. La storia di Stamperia Pascucci ha origine nel 1826. Da sette generazioni nella bottega di Gambettola, in provincia di Forlì, la tecnica di stampa dei disegni realizzati dagli artigiani ripercorre il percorso intrapreso due secoli fa: matrici in legno, impregnate di colore, vengono poggiate sulla stoffa e colpite con un mazzuolo. Così, poco alla volta, tovaglie e tende, velluti e ricami vengono impressi con motivi ornamentali e floreali del ricco patrimonio della tradizione romagnola.

 

“Oggi abbiamo aperto un piccolo shop online – dice Giuseppe Pascucci – i nostri capi sono apprezzati in tutto il mondo. Amo avere un rapporto personale con i punti vendita – perlopiù piccoli negozi sparsi in tutta Italia – e con i clienti, la maggior parte dei quali li abbiamo incontrati nelle fiere. Non abbiamo una rete di vendita: niente agenti, né rappresentanti e intermediari. Io e mio fratello gestiamo l’intera catena di contatti, fatta di piccoli negozi sparsi in tutta Italia”.

 

 

Milano Home: quali sono le attese e le aspettative?

 

“A Milano Home mi aspetto di trovare nuovi contatti e incontrare quelli con i quali il dialogo si è ormai consolidato. In particolare conto sulla presenza di buyers europei, statunitensi e canadesi. Due mercati, questi ultimi, con i quali abbiamo intrapreso vivaci scambi commerciali. E, perché no, spero di incontrare anche tanti giovani. Apprezzano il prodotto fatto a mano, se lavorato artigianalmente e improntato alla qualità”.

 

Uno dei vantaggi competitivi dell’antica bottega risiede nei processi di lavorazione, che seguono l’antica metodologia utilizzata dalle origini. 

 

“Canapa, lino e aceto erano e sono i principali prodotti utilizzati – prosegue Pascucci. Alla fine dell’Ottocento, oltre all’uso domestico, le tele stampate erano utilizzate per abbellire il bestiame durante le fiere e i buoi con la stampa di Sant’Antonio, protettore degli animali. Fu proprio quest’ultima usanza a garantire la sopravvivenza dell’arte della stampa”.

 

Con lo sviluppo del turismo balneare la stampa trovò un’ulteriore applicazione nelle tende da spiaggia. Negli anni ‘50 e ’60, il periodo della Dolce vita, Pascucci rifornisce di tovaglie i ristoranti di Roma. 

 

“I tavoli di molte trattorie presenti nei film che hanno fatto la storia del Neorealismo erano apparecchiati con le nostre tovaglie.” Dagli attori ai cantanti, dalla bottega di Gambettola sono passati Lucio Dalla e altri celebri nomi del jet set internazionale. 

 

Il colore ruggine, fiore all’occhiello della lavorazione artigianale, è realizzato utilizzando la farina, l’aceto e il ferro arrugginito. Gli stampi, incisi a mano su legno di pero, diventano le matrici per la creazione delle tele stampate. La preparazione dei colori segue ancora la ricetta originale – segretamente custodita –, la tecnica di stampa non ha ceduto alle procedure sbrigative della catena di montaggio e dell’automatizzazione. Ciascuna incisione è eseguita a mano così come i dipinti degli stampati. L’autentico made in Italy trova quindi la massima espressione nella lavorazione degli artigiani, che sono il cuore pulsante della stamperia.