A Milano Home il Gotha internazionale delle manifatture per l’Arte della Tavola
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A Milano Home il Gotha internazionale delle manifatture per l’Arte della Tavola

Milano Home presenta “Manifatture in Scena”, un’area di carattere tematico - culturale che riunisce le eccellenze nei settori della porcellana, dell’argento, dei cristalli e del vetro. Ne parliamo con l’ideatore e il curatore, l’architetto Ulderico Lepreri 

Manifatture in Scena nasce da un’idea di Ulderico Lepreri, architetto esperto conoscitore dell’Arte della Tavola, che ne cura il progetto e la direzione artistica. Un ambiente espositivo che riunisce le eccellenze manifatturiere europee nei settori porcellana, argento, cristallo e vetro, narrandone la nascita e lo sviluppo nel tempo. I brand più rappresentativi metteranno in mostra collezioni che spaziano dalla tradizione al design contemporaneo.

 

Nell’area Manifatture in Scena saranno presenti alcuni tra i brand più prestigiosi che hanno segnato nei secoli la storia dell’Arte della Tavola: Meissen 1710, la più antica e rinomata manifattura tedesca di porcellana; Moser 1857, le cui origini risalgono all’Impero Asburgico, nota in tutto il mondo per la lavorazione manuale del cristallo di Boemia; Lalique 1888, manifattura francese rinomata per le sue preziose collezioni di oggetti d’arredamento in cristallo; Venini 1921, prestigiosa vetreria di Murano i cui artisti e maestri vetrai danno vita a opere uniche nel campo del design; Haviland & C.Parlon 1842, noto brand di porcellana francese di Limoges; Royal Copenhagen 1775, brand danese fondato con il nome di Regia Fabbrica di Porcellana; Rogaska, una delle più antiche e prestigiose manifatture di cristallo europee, situata nell’omonima località termale di Rogaska Slatina; Cesa 1882, storica fabbrica di argenteria italiana che ha realizzato il servizio di posate “Quirinale”, utilizzato ancora oggi per i pranzi di Stato presso la Presidenza della Repubblica Italiana. Greggio 1948, argenteria protagonista delle più raffinate tavole italiane; Ricci Argentieri 1927, argenteria italiana leader nel settore della posateria e degli articoli da regalo.

 

Incontriamo l'architetto Ulderico Lepreri nel suo Studio Ulderico Lepreri Design Project di Milano per domandargli qual è stato e continua a essere il plus qualitativo che connota il modo di operare del suo studio.


Il percorso di Lepreri inizia nel 1990 con la progettazione e realizzazione di punti vendita per il settore della gioielleria e dell’oggettistica dei migliori Brand italiani ed esteri. Dal 2005 estende la sua attività professionale alla progettazione di centri commerciali e direzionali curando tutte le fasi del layout: dalla direzione dei lavori al coordinamento delle realizzazioni impiantistiche e urbanistiche, specializzandosi nella riconversione di edifici industriali dismessi. L’architetto Lepreri ha realizzato oltre 250 negozi sparsi su tutto il territorio nazionale per i brand del lusso, sia all’interno di prestigiosi palazzi d’epoca, sia in nuove location o centri commerciali.

 

Dal 1994 ha iniziato anche a progettare e curare mostre per il settore delle porcellane, cristallerie e argenterie dell’Arte della Tavola, collaborando con le più prestigiose manifatture e aziende tra le quali Baccarat, Herend, Meissen, Lalique, Moser, Hermès, Crystal Saint Louis, Wedgwood, Haviland & C. Parlon, Ginori 1735, Seguso Viro, Rosenthal, Sambonet, Daum, Vista Alegre, NasonMoretti. Le mostre culturali più importanti da lui ideate e curate sono state Tavole e Favole, Le Tavole Verdiane, Incontri a Tavola, Le Tavole della Storia e ARTInTAVOLA, svolte negli anni in prestigiose location nazionali ed estere. Raffinati e accoglienti, i progetti creati sono tagliati in base alle richieste del cliente e ideati nel rispetto e valorizzazione delle preesistenti strutture edilizie che, in alcuni casi, corrispondono a ville e antichi palazzi di grande pregio. Oltre al progetto d'interior design, Lepreri si trova infatti spesso ad affrontare interventi di ristrutturazione globale, che comprendono anche il restauro architettonico e il ripristino tipologico dell'edificio. Ecco dunque in sintesi il plus qualitativo del modo di operare del suo studio, in grado di offrire ai propri clienti una proposta globale: il progetto architettonico completo, l'ideazione dell'arredo, la progettazione degli impianti, il coordinamento e il controllo dei lavori, la consulenza sul Visual Merchandising e la comunicazione integrata.

 

 

Tradizione e innovazione, artigianalità ed ecosostenibilità. Come si
fondono questi elementi nel quotidiano?


Coniugando spazi espositivi e necessità legate al merchandising con l’esigenza di garantire il bello e l’armonia. Successioni di habitat che permettono al punto vendita di trasformarsi nel luogo per eccellenza, dove è possibile trovare ambienti dedicati anche alla percezione sensoriale che si traducono in spazi emozionali. Le scelte planimetriche dei progetti sono ideate per ricreare all’interno dell'involucro spaziale delle micro architetture dalla forte valenza emozionale, intrise di matrici storiche e simboliche. La filosofia progettuale è di grande respiro.

 

Dominano le aree libere, i percorsi si delineano attraverso linee curve che non si incontrano mai, non si chiudono in cerchi ma formano sinuose onde vibranti con l’intento di armonizzare in un unico progetto il settore della gioielleria, dell'orologeria e dell’oggettistica. Spazi organici che rimandano alle forme della natura, ai suoi colori, alla linfa vitale. Una successione di spazi aperti, portali prospettici, volte, archi, ellissi e sinusoidi, composizioni architettoniche per eccellenza, riferimenti alla storia della critica e della letteratura architettonica, dove arte, natura e simbologie alchemiche si fondono per creare emozioni raggiungibili”.

 

 

Quali aspetti vanno considerati per esaltare i brand più noti del comparto del lusso e, in generale, come sta evolvendo il mondo del retail?

 

Per valorizzare i brand è necessario, oltre al racconto tematico in aree ben identificabili, proiettarli in una esperienza immersiva attraverso applicazioni ottiche e proiettive di grande impatto. Il commercio è alla base della civiltà, ne rappresenta uno specchio di vitalità e di cultura. Quella che si vive in uno spazio retail è un’esperienza che va oltre il semplice acquisto: attiva emozioni, il vissuto e i valori non espressi delle persone che vi lavorano e frequentano gli spazi.

 

Il tema è progettuale, sociale e anche economico. Occorre mantenere fermi i parametri che rappresentano l’essenza stessa dell’architettura: la definizione con la massima cura di tutte le voci che concorrono alla qualità ambientale formale (interior design) e alla tecnica (acustica e illuminazione). Gli spazi commerciali si riqualificano così progressivamente, riducendosi e accogliendo nuovi player, integrando il mondo digital, la ristorazione e affiancando servizi e occasioni di consumo al loro interno: più caldo, attrattivo, variamente connotato. L’attrattività è data da tutti gli spazi, caratterizzati sempre più come luoghi di esperienza. A livello progettuale, quindi, i layer di complessità sono aumentati, la sfida è più grande e stimolante. L’esperienza deve essere densa di significato autentico e genuino, sempre oltre l’estetica: uno spazio ben progettato accoglie persone, rituali e culture per costruire, arricchire e incoraggiare nuove forme di acquisto”.

 

La ricerca di Ulderico Lepreri conferma quindi la complessità del disegno degli spazi retail orientato sia da criteri di qualità architettonica, urbanistica e di integrazione spaziale e sociale, sia dalla decisa rilevanza pubblica e identitaria delle nuove centralità commerciali e delle dinamiche territoriali e urbane.