Anna Arpa: quando il legno incontra l’innovazione
Designer generation

Anna Arpa: quando il legno incontra l’innovazione

Fondato nel 2020, atelier anna arpa si distingue per la creazione di progetti su misura che sfruttano l’uso e la conoscenza del legno massello per creare giunti modulari che non richiedono l’uso né di chiodi né di colle.

 

Anna Arpa nasce come architetto, lavorando a Berlino, New York e Milano, ma sceglie poi la strada del design, partecipando a fiere come ADI Design e Isola Design Festival, e attualmente la sua scrivania s/m-w è rappresentata da Mint Gallery a Londra.

 

Il legno e la sua antica tradizione incontrano l’innovazione con eleganza e praticità, intelligenza nella progettazione e passione per il processo creativo e, soprattutto, concretamente produttivo.

 

Per atelier anna arpa il legno, la tradizione e la produzione sono insieme origine, fine e movente per una progettazione pensata, elegante e funzionale.

 

 

Tu hai iniziato la tua carriera come architetto a Mendrisio, ma come mai hai deciso di passare al’interior design?

 

Ho iniziato la mia attività come architetto lavorando in diversi studi a Milano e a livello internazionale, ma sin da giovane ho coltivato un vivo interesse per i manufatti artigianali in legno che avevo conosciuto nel laboratorio di mio zio, ed è stata questa passione a influenzarmi nella scelta di ritornare alle origini.

 

Quando si parla di produzione infatti ritengo fondamentale riappropriarsi di una dimensione artigianale, autentica e vivace, intrisa di persone con cui collaborare e prototipi da esaminare, adattare e amare.

 

Il design, in confronto all'architettura, mi offre l'opportunità di sperimentare in modo più profondo e diretto: ciò che apprezzo è la capacità di intervenire direttamente, materialmente su ciò che sto creando.

 

 

Praticamente parlando, come fai a creare l’effetto mosaico con il legno? E quali sono state le tue fonti d’ispirazione?

 

La collezione s/m-w vuole introdurre una prospettiva fresca e innovativa nella tradizionale tecnica di lavorazione del legno e dell'intarsio grazie a Multi-Wood©, brevettato da Atelier Anna Arpa nel 2022.

 

Il pannello si può interamente personalizzare per dimensioni, pattern ed essenze, con il piano della scrivania che presenta un intricato motivo di circa 15.000 frammenti di legno massello provenienti da 10 essenze diverse. Questi autentici pezzi di legno lavorati insieme creano un design unico, non si tratta di semplici strati sottili o decorazioni superficiali.

 

Tra i miei modelli e fonti di ispirazione emerge soprattutto Angelo Mangiarotti, la cui filosofia progettuale incentrata sulla sostenibilità e sulla creazione di oggetti dalla durata nel tempo riflette quei valori che considero essenziali e con i quali mi identifico completamente.

 

Ma c’è anche la forte influenza della tradizione giapponese, con i suoi principi di rispetto, armonia, modestia e bellezza, che permea le mie opere. Voglio che esse esprimano, gridino con potenza restando in silenzio, seguendo l'essenza di questa cultura.

 

 

Hai altre idee e progetti per il futuro?

 

Al momento mi sto concentrando sia nell'ambito dell'interior design, collaborando con lo Studio Urquiola, sia nella produzione di mobili che fondono la collezione no-screw-no-glue e s/m-w.

 

Parallelamente a questi progetti, continuo a sviluppare la mia ricerca personale sulle potenzialità del legno e sulle sue applicazioni.

 

Inoltre continuo a mantenere un ruolo attivo come interior designer per clienti privati, affrontando sfide e creando soluzioni su misura per soddisfare le esigenze individuali. Questa doppia prospettiva mi consente di esplorare e integrare sia l'aspetto concettuale e sperimentale del design, sia l'aspetto pratico e funzionale, offrendomi un approccio e un punto di vista più completo sul mondo del design e dell'arredamento.

 

 

Cosa ne pensi delle fiere, sia come persona che come designer?

 

Dal punto di vista professionale, una fiera internazionale come Milano Home offre l'opportunità di esplorare nuovi mercati e connettersi con partner commerciali a livello globale, consentendo un rapporto diretto fra espositori e rappresentanti dei punti vendita.

 

Però non si può ignorare la concorrenza intensa, visto che con la presenza di numerose aziendefarsi notare da visitatori e potenziali acquirenti può essere difficile: potremmo dire quindi che è un po’ un’arma a doppio taglio, sotto questo punto di vista.

 

Dal punto di vista personale invece i vantaggi sono sicuramente l’unicità dell’esperienza stessa, umanamente e non solo professionalmente, e la possibilità di esplorare le ultime tendenze del settore e soprattutto confrontarsi con nuovi prodotti innovativi.

 

E anche il networking, con la possibilità di interfacciarmi con altri professionisti ed aziende, è sicuramente uno dei punti forti e unici delle fiere.