Nuria Du Chêne De Vère: ode al profumo
Designer generation

Nuria Du Chêne De Vère: ode al profumo

L'olfatto è il più raffinato dei senti, capace di evocare, in un attimo, i ricordi. A chi non è capitato di sentire un profumo e associarlo a un luogo, una persona o una memoria persa nel tempo? Quello dei profumi è un mondo avvolto da un'aura magica, e il suo creatore, lo stilista olfattivo, è il solo capace di produrre questa meravigliosa alchimia.

Il potere delle fragranze è un mondo che Nuria Du Chêne De Vère, giovane maître parfumeur, ha scoperto e amato fin da piccola, partendo da una spiccata e innata sensibilità olfattiva. Milanese di nascita, unisce le diverse tradizioni e culture da cui discende, tramite la madre spagnola e il padre di origini francesi. Una famiglia importante nella sua formazione: sarà infatti grazie al prozio Gimmo Etro, grande esperto di fragranze, che scoprirà la sua vera inclinazione verso l’universo delle fragranze, unita agli altri suoi interessi dove, tra arte e letteratura, c'è curiosamente anche la chimica.

 

Dalla passione alla decisione di trasformarla in professione, il passo è stato breve. Nuria si iscrive al prestigioso Grasse Institute of Perfumery, in Francia, e il sogno così diventa realtà. Oggi è a tutti gli effetti un “naso” o, come si dice a livello internazionale, una fragrance designer. Il suo centro operativo è nel suo atelier Nur, nel cuore di Milano, dove opera la sua magia e crea le composizioni olfattive 100% made in Italy. Ognuna speciale e unica.

 

 

Come si diventa maitre parfumeur e, nel suo caso, qual è stata la motivazione principale?

 

Ho seguito la via accademica, a Grasse, poi ho lavorato come naso creativo in una casa essenziera, dove si creano fragranze per grandi brand. Ma già durante il mio percorso a Grasse avevo capito di voler creare un mondo tutto mio e quindi, dopo l’esperienza nell’azienda di essenze, durante il lockdown, ho iniziato a mettere le basi per il mio progetto: Nur. Volevo uno spazio dove creare profumi su misura, candele, creme corpo e home fragrance. Il core di Nur infatti è il profumo made to measure (ma sempre più di frequente mi vengono fatte richieste di fragranze per la casa che cerco di elaborare in chiave super raffinata).

 

 

Il mondo della profumazione per la casa, a tuo avviso, com’è cambiato? In particolare, quali sono le fragranze più ricercate oggi rispetto al passato?

 

È cambiato moltissimo. Credo che un impatto enorme l’abbia avuto la pandemia, siamo stati costretti in casa a lungo, e ora la richiesta è quella di stare bene in casa anche a livello olfattivo. Si avverte una generale tendenza alla ricerca di accordi e materie prime “naturali”, che richiamano note che ci facciano immaginare in connessione con la natura. Anche evocare il mondo del wellness e l’armonia dello yoga è molto richiesto.

 

 

È corretto utilizzare un profumo per tutta la casa o ciascun ambiente ha la sua fragranza?

 

Partendo dal presupposto che è una scelta molto soggettiva, e ogni casa ha le sue esigenze, direi che molto dipende dalla fragranza. Alcuni ambienti hanno bisogno di note delicate, ci sono profumi come il lino che possono stare anche in cucina, l’ambra invece sarebbe troppo forte.

 

Trovo molto creativo e divertente creare profumi per ogni stanza.

 

 

Come si sceglie la fragranza più adatta alla nostra casa?

 

Quando creo una fragranza voglio ricreare l’atmosfera che c’è a livello di design, la vera anima estetica della casa. Creo il profumo pensando agli spazi; se ad esempio mi trovo a Milano in una casa d’epoca mi vengono in mente profumi speziati, fioriti, classici, diverso se mi trovo a dover interpretare un loft con accenni di design in legno e metallo, allora penso a note moderne come il pepe nero il cuoio, direi quindi che stile e design rispecchiano la fragranza che creerò.

 

 

Ogni stagione ha una fragranza?

 

Certamente. In estate ho sicuramente voglia di note rinfrescanti, immagino piante aromatiche, agrumi, fiori bianchi, fiori di campo, è una stagione che mette allegria, c’è voglia di pranzi all’aperto. In inverno adoro l’ambra, che dà una sensazione avvolgente, mi immagino anche note di vaniglia, cuoio, e qualche fiore speziato. Esistono poi le fragranze neutre, un passe-partout sia per la casa che per la persona, l’iris, i profumi di pulito, vetiver, fico e arancio.

 

 

Possiamo svelare quale sarà la sua prossima fragranza?

 

Sto lavorando a diversi profumi, anche se in questo momento la priorità è la ricerca di una fragranza per una candela di Natale. Voglio che sia originale, con un’interpretazione diversa da quelle che siamo abituati a sentire.

 

 

Con quali brand ha collaborato in passato e ha qualche novità in arrivo?

 

I brand mi chiedono spesso di creare una loro identità olfattiva, ossia, esprimere con il profumo lo spirito del marchio. Ho appena consegnato a due architetti il progetto per la loro linea di candele per la casa. Il gruppo Terme di Sirmione mi ha commissionato una linea di prodotti che lascino al cliente finale un legame olfattivo con l’esperienza. Siamo nel campo del marketing olfattivo, ne sentiremo parlare molto prossimamente, funziona molto per alberghi e negozi.

 

Per iBlues, a Parigi, abbiamo appena presentato un profumo per tessuti. L’abbiamo creato per raccontare la collezione invernale, il profumo evoca i colori, le palette e i tessuti della collezione che presto sarà nei negozi, è un modo per enfatizzare la collezione.