Casimiro: la bellezza salverà il mondo
Retail evolution

Casimiro: la bellezza salverà il mondo

“La nostra ricchezza è la continua ricerca e collaborazione con artisti e artigiani custodi di un’incredibile varietà di mestieri tramandati da generazioni”. Il segreto del concept store Casimiro, raccontato a MILANO HOME, direttamente da Marco Merola, il titolare

L’unica costante è il cambiamento. Per raccontare Casimiro, il concept store di Reggio Emilia, bisogna partire da Eraclito e poi rispolverare Darwin, quando afferma che non è la specie più forte a sopravvivere, ma quella più reattiva ai cambiamenti.

 

E di cambiamenti, nel settore dell’home decor e del retailer, ce ne sono stati parecchi da quando Marco Merola, il titolare, dopo aver lasciato il mondo della moda d’alta gamma, apre il suo negozio e mette in vetrina, più di 20 anni fa, le Teste di Moro realizzate dagli artigiani di Caltagirone.

 

“Arrivare dal mondo moda ha sicuramente dato fin dall’inizio un’impronta diversa all’attività – ci spiega Merola -. Nella moda è necessario proporre continuamente cose nuove, prodotti, idee, suggestioni e così abbiamo sempre fatto”. Ogni stagione una vetrina e un assortimento diverso: “cambiamo colori e arredi e creiamo all’interno del negozio scaffali tematici che allestiamo cercando minuziosamente gli oggetti giusti da esporre”. 

 

 

Che cosa oggi vi rende originali e unici?

 

“La nostra ricchezza è la continua ricerca e collaborazione con artisti e artigiani custodi di un’incredibile varietà di mestieri tramandati da generazioni. Selezioniamo soprattutto le eccellenze made in Italy e ultimamente abbiamo notato anche un grande ritorno al classico italiano, perché il cliente oggi ha bisogno di sicurezza e di bellezza.

 

Ci definiamo un negozio di ricerca. Recentemente abbiamo aperto un nuovo punto vendita dedicato esclusivamente alle fragranze d’autore, Casimiro Essenze. Coerenti con il nostro progetto, per questo nuovo store abbiamo selezionato soltanto brand nuovi emergenti che desideriamo portare a conoscenza del cliente. Ma non ci limitiamo a presentare un prodotto sullo scaffale: ogni sabato organizziamo “Aperitivi Olfattivi” per raccontare ai clienti i profumi attraverso un’esperienza sensoriale”.

 

 

Come riuscite a far sentire speciali i vostri clienti e quanto sono importanti la cura dello spazio e delle relazioni?

 

“Il nostro spazio cambia continuamente. Raccontiamo sempre nuove storie e presentiamo nuovi prodotti coerenti con i nostri valori e il nostro stile. Creiamo occasioni continue per attrarre i clienti in negozio. Da anni, ad esempio, allestiamo – non senza difficoltà per via dell’approvvigionamento – la vetrina di Natale dopo Ferragosto e, ormai, a Reggio Emilia, venire a vedere al rientro dalle vacanze, il Natale interpretato e anticipato da Casimiro, è diventato un’attrazione cittadina. 

 

Puntiamo tantissimo, inoltre, alla personalizzazione del servizio. Abbiamo lanciato un servizio concierge che permette ai clienti visite private in negozio su appuntamento, a qualsiasi ora, e coinvolgiamo i clienti con il progetto Casimiro&Friends: un modo per sentirsi parte di una community e ricevere tutte le nostre novità. Il dialogo con il cliente avviene in negozio e su tutti i canali digitali: soprattutto Whats App che ci permette di stringere relazioni più personalizzate. Crediamo molto nel valore dell’omnicanalità e abbiamo constatato che chi, soprattutto, dopo la pandemia ha scelto di essere soltanto su Internet, ha perso molto nella relazione con la clientela. Il cliente oggi va su Internet, ma poi ha bisogno di vedere il prodotto in negozio”.

 

 

C’è un momento, un’idea, un episodio che ha fatto la vera differenza tra ciò che eravate ieri e ciò che siete oggi come punto vendita? In pratica qual è stata la scintilla che vi ha fatto evolvere e che continua a dare energia alla vostra poliedricità e creatività?

 

“La moda è una continua fonte di ispirazione. La qualità e l’eccellenza dei prodotti italiani anche. Ma la scintilla che ha permesso un’ulteriore accelerata alla nostra attività è arrivata con il Covid. Abbiamo passato il primo mese di pandemia con la morte nel cuore. Poi ci siamo tirati su le maniche e abbiamo riprogettato la nostra attività, studiato nuovi prodotti, individuato modi più efficaci per dialogare con i clienti. 

 

Una volta, per avere successo, bastava lanciare una buona idea. Ora bisogna reinventarsi ogni giorno”.

 
 

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